giovedì 10 settembre 2009

RITROVARSI IN UN PARTITO

Noi siamo un partito popolare perché ci rivolgiamo ad un vasto arco sociale, dai ceti meno abbienti, ai ceti produttivi, alle nuove generazioni, e perché decidiamo di essere presenti in ogni luogo con esperienze e linguaggi legati alla vita reale delle persone. Non siamo classisti, non siamo elitari, non siamo populisti perché pensiamo che tutti possano, anzi, debbano ragionare con la propria testa.

Noi siamo un partito riformista perché crediamo che l’uomo possa cambiare le cose e che le cose possano essere migliorate. Per questo abitiamo dove abitano le forze progressiste ovunque nel mondo e per questo partecipiamo da protagonisti all’Alleanza fra socialisti e democratici nel Parlamento europeo.

Noi siamo un partito dell’uguaglianza secondo l’ispirazione del cattolicesimo democratico e della sinistra democratica e liberale perché crediamo in un mercato aperto e regolato, ma non intendiamo affidare al mercato il controllo di beni essenziali come la salute, l’istruzione e la sicurezza.

Noi siamo il partito delle donne e degli uomini perché crediamo che la differenza di genere sia una risorsa per la democrazia e per promuovere lo sviluppo umano. Nel secolo passato è stata una grande forza del cambiamento della società, dal suffragio universale, alle lotte di emancipazione, all'obiettivo delle pari opportunità, dell’autodeterminazione e della libertà di scelta. Con la sua concreta azione riformatrice il Pd invera questi principi nell’Italia di oggi e di domani.

Noi siamo un partito laico perché rispettiamo le fedi e le convinzioni morali di ciascuno. Siamo convinti che lo Stato sia la casa di tutti e che si debba garantire a tutti libertà di coscienza e di culto e che si debbano tener distinte le convinzioni religiose, filosofiche e morali - nutrimento del cammino esistenziale di molti - dalle leggi che regolano i comportamenti di tutti.


Noi siamo il partito dei lavori e dei ceti produttivi. Vogliamo tornare nei luoghi in cui si fatica e si produce, ascoltare chi intraprende e chi rischia in proprio. Vogliamo promuovere una nuova dignità del lavoro contro la rendita e il profitto sganciato dal merito. Vogliamo parlare a chi il lavoro non ce l'ha o convive con insopportabili forme di precariato. Vogliamo contrastare ogni forma di sfruttamento e insicurezza, così come la conservazione corporativa di privilegi e monopoli.

Noi siamo il partito dei diritti civili perché crediamo nella dignità, nell’autonomia, nella libertà, nell'uguaglianza di tutte le persone; siamo contrari ad ogni forma di discriminazione e contrari ad uno Stato che tenda a sostituirsi alla libertà e alla responsabilità dell'individuo.


Noi siamo un partito ambientalista perché siamo consapevoli che la Terra è una sola. Il rispetto per l’ambiente è il rispetto che dobbiamo alla nostra stessa casa. Non crediamo che sviluppo e ambiente siano fra loro alternativi: al contrario, l’ambiente è una risorsa essenziale per la crescita sostenibile, per l’innovazione e il ripensamento dei modelli di consumo.


Noi siamo il partito dei territori e della sussidiarietà. Per noi non c'è un centro che decide e una periferia che obbedisce, ma un equilibrio virtuoso tra i diversi livelli decisionali, sia per quanto attiene alle istituzioni che per il Partito.

Noi siamo il partito dei giovani perché scommettiamo sul futuro del nostro Paese stando dalla parte di chi bussa alla porta e non di chi la tiene chiusa. Per restituire ai giovani il desiderio di cambiare il mondo.

Noi siamo il partito della conoscenza e dei saperi perché abbiamo fiducia nell’ingegno umano, crediamo che senza sapere non ci sia libertà, consideriamo prezioso il riconoscimento dei meriti dei giovani ricercatori. Ci impegniamo a difendere la libertà della ricerca scientifica e intellettuale, a promuovere l’accesso universale alla conoscenza, a garantire la libera circolazione dei saperi.

Noi siamo il partito dei cittadini e del nuovo civismo perché crediamo nella libertà dell’individuo e nelle risorse di una comunità solidale. Ciò trae forza e senso da antiche radici, che oltrepassano largamente le vicende degli ultimi decenni. Radici di emancipazione e di riscatto, di autorganizzazione, di solidarietà, di autonomia che furono premessa vivente delle grandi formazioni politiche popolari all’affacciarsi del secolo scorso. Si formò allora l’idea che prendendo le parti di chi lavora e produce e di chi è più debole e subordinato, sia possibile costruire una società migliore per tutti. Noi quella società vogliamo costruire, non solo immaginare.
ECCO PERCHE' SCELGO : PIERLUIGI BERSANI SEGRETARIO

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