martedì 16 giugno 2009

PERCHE' DIRE TRE VOLTE SI'

Dopo una settimana di stacco ... eccoci richiamati al voto non torno ad esternare il fatto che non essendo stati svolti nei giorni già stabiliti per le elezioni amministrative (Grazie Lega!) pagheremo due volte ciò che poteva essere pagata 1


Domenica 21 e lunedì 22 giugno 2009 siamo chiamati a votare per tre referendum popolari abrogativi.
I quesiti chiedono se abrogare alcune disposizioni dei testi unici per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.

VEDIAMO AD UNO A UNO I REFERENDUM : i primi due si riferiscono al premio di maggioranza ...

- Referendum n. 1 (Scheda di colore viola) Elezione della Camera dei deputati Il quesito propone di abrogare la possibilità di collegamento tra liste e l'attribuzione alla coalizione di liste più votata del premio di maggioranza nazionale. Alla Camera dei deputati, in caso di vittoria del Sì, il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che ottiene il maggior numero di voti validi nelle circoscrizioni del territorio nazionale.

- Referendum n. 2 (Scheda di colore beige scuro) Elezione del Senato della Repubblica Il quesito propone di abrogare la possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza regionale alle coalizioni di liste più votate in ciascuna regione. Al Senato della Repubblica, in caso di vittoria del Sì, il premio di maggioranza viene attribuito alle liste singole (e non più alle coalizioni di liste) che ottengono il maggior numero di voti validi in ciascuna regione.
il terzo invece è redatto per impedire di candidarsi in piu' circoscrizioni ...

- Referendum n. 3 (Scheda di colore verde chiaro) Disciplina delle candidature Il quesito propone di abrogare la possibilità, per la stessa persona, di candidarsi contemporaneamente in più di una circoscrizione.
In caso di vittoria del Sì, viene abrogata la facoltà di candidarsi contemporaneamente in più circoscrizioni alla Camera dei deputati o in più regioni al Senato della Repubblica.

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